La Riva Calzoni, le Navi di Nemi e il Monastero

La Connessione Culturale dedicata alla società milanese “Riva Calzoni” intende accompagnarci alla scoperta di una delle maggiori aziende italiane per la produzione di macchine idrauliche e dei suoi illustri protagonisti, i quali si distinsero non solo per una spiccata sagacia imprenditoriale, ma anche per uno spirito illuminato che portò frutti in molti campi.

Figlia di quella fase di fulgore industriale che è la Milano negli anni subito dopo l’Unificazione, la Riva Calzoni ne è anche uno degli straordinari fiori all’occhiello. Nella sede storica milanese di via Savona arriva solo nel 1884, dopo ormai più di vent’anni di vita, quando ne entra a far parte Alberto Riva, giovane ingegnere del Politecnico. Da allora è un susseguirsi di importanti commesse, tra cui spiccano quella per le turbine della Centrale Bertini di Paderno, inaugurata nel 1898 come la più potente centrale idroelettrica d’Europa (tuttora in funzione) e quella per le turbine che sfruttano le (lontanissime!) Cascate del Niagara, realizzate nel 1899.

Scopriremo inoltre come fu con la direzione di Guido Ucelli che la Riva, nel frattempo associatasi al marchio bolognese Calzoni, si impose non solo come importante azienda meccanica, ma anche come punto di incontro tra tecnica e arte. L’occasione fu infatti lo straordinario recupero delle Navi di Nemi, avvenuto nel 1929. Prezioso reperto archeologico riconducibile all’imperatore Caligola, risalenti al I secolo d.C. e affondate nel Lago di Nemi, le navi facevano parte dell’immaginario collettivo. Il recupero fu epico, anche considerato che lo stesso Leon Battista Alberti, nel XV secolo, si cimentò senza successo in questa impresa, e che nei secoli successivi in molti tentarono l’impresa senza mai riuscirvi.

La nostra Connessione Culturale dedicata alla società “Riva Calzoni” si concentrerà infine proprio sulla figura di Guido Ucelli, un grande innovatore che firmò molti progetti per la Riva Calzoni, ma anche un umanista colto e raffinato. Nella sua casa milanese, infatti, insieme alla moglie Carla Tosi accoglieva e animava negli anni Trenta un cenacolo di uomini illustri frequentato da Portaluppi e dagli imprenditori Bassetti e Falck, dalla Wittgens e da artisti come Arrigo Minerbi. Un’esperienza che portò poi l’intera famiglia a spendersi nella difesa di amici e dipendenti ebrei, venendo sottoposti per questo a prigionia e torture nell’estate del 1944. Molto tempo dopo vennero inclusi, a pieno titolo, nel Giardino di Giusti del Monte Stella nella loro Milano.

Questa Connessione Culturale si lega ai molti altri appuntamenti dedicati alla storia industriale di Milano, come ad esempio “La Falck, dalla siderurgia alle energie rinnovabili”, “La Rinascente, l’avventura dei Fratelli Bocconi”, “La Pirelli, dal Caoutchouc alla Torre di Raffreddamento” e “Quando a Milano c’erano la Fiera e un’imprenditoria straordinaria”.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.