Milano elettrica!

La Connessione Culturale dedicata alla “Milano Elettrica” ci accompagnerà in un elettrizzante viaggio indietro nel tempo, alla scoperta di quando il capoluogo lombardo si accese per la prima volta!

Era infatti il 1881 quando 25 lampade illuminarono a giorno la Galleria Vittorio Emanuele, la neonata strada coperta di Milano. Inutile dire che tale avvenimento colpì l’immaginario popolare. Fu però solo l’inizio: due anni dopo, a pochi metri di distanza dalla Galleria, apre la prima Centrale Elettrica d’Europa, che illuminò il Teatro alla Scala, luogo simbolo della città. La luce elettrica si vestì così di significati simbolici, per una città più luminosa, più moderna, ma anche più giusta, come racconta velatamente il “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, con la marcia dei contadini verso un primo piano fortemente illuminato.

La Connessione Culturale dedicata all’avvento dell’elettricità a Milano, attraverso un approccio multidisciplinare, offrirà numerosi spunti di riflessione, mettendo in risalto come la luce elettrica abbia avuto un impatto significativo anche sulla produzione artistica dell’epoca: dai bagliori del futurismo che immortalano il fermento della “Città che sale” ai tram elettrici che insieme alle insegne luminose dei bar del centro tanto affascinarono Boccioni e Carrà, arrivando fino al brillio dell’Avanguardia di Lucio Fontana, con il suo “Grande Neon”, che ora appare tra gli archi dell’Arengario al Museo del Novecento.

Nel mezzo, soprattutto, un progresso tecnico in continua evoluzione, con la costruzione della Edison e poi della Azienda Elettrica Municipale, e con l’apparire di tralicci e impianti che popolarono la città, tra cui spiccano per importanza e monumentalità le Ricevitrici Nord e Sud, ornate di scultorei bassorilievi.

Tratteremo infine del rapido ampliamento dell’industria elettrica, necessaria per servire una Milano in svelta espansione. Superati i confini della città, questa industria si allungò verso l’Adda: dapprima nel tratto di Paderno, dove nel 1898 apre la Centrale Bertini, la più grande d’Europa, tuttora in funzione. Poi, acquisita la possibilità di trasportare l’energia elettrica a grande distanza, tocca al tratto iniziale dell’Adda, dove aprono i grandi e magnifici impianti valtellinesi: la Centrale di Grosotto, quella di Roasco di Piero Portaluppi e, nel 1928, l’impianto di Fraele.

La Connessione Culturale sulla Milano Elettrica si lega ai molti altri appuntamenti dedicati all’evoluzione della città, come ad esempio “Quando a Milano c’erano la Fiera e un’imprenditoria straordinaria, “La Rinascente, l’avventura dei fratelli Bocconi” e “Ex sieroterapico, uno storico centro di eccellenza della ricerca italiana”, e molte altri ancora.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.