Corso Divisionismo, Lezione 1 - Il contesto: arte, società e politica nella Milano di fine Ottocento

La prima lezione del corso sulla storia del Divisionismo permetterà di definirne il contesto storico e artistico che vede protagonista la città di Milano per via della sua particolare situazione economica, sociale e culturale.

Grazie a un significativo sviluppo tecnologico e produttivo, nei decenni successivi all’Unità d’Italia Milano si qualificò come unica vera metropoli d’Italia. La crescita industriale si accompagnò all’affermazione della classe operaia, le cui difficili condizioni economiche determinarono da un lato la nascita di iniziative di carattere assistenziale, dall’altra la diffusione di numerose manifestazioni di protesta, culminate nei moti del maggio 1898 sedati nel sangue dal generale Bava Beccaris. L’emergere della “questione operaia” e in generale le criticità della situazione sociale furono registrate dagli artisti dell’epoca, in particolare da Emilio Longoni, autore dell’impetuoso Oratore dello sciopero e delle malinconiche Riflessioni di un affamato, e da Pellizza da Volpedo che trasse spunto da uno sciopero per avviare il progetto che lo portò alla realizzazione del suo capolavoro, Il quarto stato.

Se da un lato la situazione politica del tempo determinò le predilezioni tematiche dei divisionisti, favorendone l’impegno sociale, dall’altro il contesto artistico ne influenzò sicuramente le tendenze pittoriche. Fondamentale in tal senso fu l’esperienza degli scapigliati Ranzoni e Cremona, la cui libertà di pennellata e l’attenzione della luce ritorneranno nelle prime prove di Previati e di certo Segantini per poi dare il là alla più metodica ricerca sulla divisione del colore. Figura di collegamento tra le due correnti pittoriche fu il mercante Vittore Grubicy de Dragon, promotore della Scapigliatura e sostenitore e finazionatore dei divisionisti grazie all’attività della galleria milanese fondata assieme al fratello Alberto.

Durante il primo appuntamento del corso faremo un viaggio nel tempo nella Milano di fine Ottocento per scovare le radici culturali e storiche in cui affonda l’esperienza dei divisionisti.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo questa esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.